venerdì, febbraio 10, 2006

Castelli contro la magistratura comunista

Il Ministro della Giustizia Castelli ha duramente attaccato e criticato questa mattina la magistratura comunista, durante la eminente tribuna politica UnoMattina. Il guardasigilli contesta "che ci sia una parte significativa della magistratura che di fatto fa politica, attraverso dichiarazioni e manifestazioni, ma qualche volta viene il sospetto che lo faccia anche attraverso l'azione giudiziaria". Dure ma giuste ed eque parole da parte del Nostro Ministro. La magistratura in effetti ha minato negli ultmi cinque anni la stabilità del governo, accusando più volte ed ingiustamente il Premier Berlusconi. Dobbiamo aspettarci nei prossimi mesi di campagna elettorale nuovi attacchi e incriminazioni da parte dei giudici verso esponenti della CdL, questo per agevolare e fare il gioco della coalizione bolscevica dell'Unione.

Riguardo l'imminente fine della legislatura Castelli rivendica le profonde ed importanti riforme da lui attuate che hanno "toccato interessi, alterato equilibri, spostato incrostazioni, e per questo hanno suscitato forti polemiche.
Se poi si considera che la parte in causa era un potere dello Stato qual è la magistratura è chiaro che ne sarebbero uscite scintille...." vista la secolare difesa comunista a questo organo corrotto e malsano, che grazie alla Lega è pero sulla via della redenzione. Per la Magistratura, e l'Italia intera, potrà però verificarsi la salvezza solo con una nuova legislazione liberale e grazie ad ulteriori riforme leghiste.

1 commento:

Gianluca ha detto...
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